Tenerezza  (Articolo dell’artista Claudio Alicandri)

Tenerezza  (Articolo dell’artista Claudio Alicandri)

Claudio Alicandri

Titolo: “Tenerezza”

Anno: 2022

Tecnica: colori metallici su tela

Misure: 80×80 cm

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DI CLAUDIO ALICANDRI

Questa volta vengo attratto da una immagine che mi riporta nel passato, sento ancora i profumi e le emozioni di quel tempo.

Avevo circa sedici anni. In quel periodo lavoravo a Roma in Via degli Zingari, in un piccolo negozio di tappezzeria artigiana, avevo un grande maestro nel suo campo, era davvero uno dei pochi che sapeva veramente fare quel mestiere, oltre ad avere una grande anima. Io con il mio carattere molto impulsivo ero sempre in lotta con me stesso, e lui riusciva sempre a essere un’ottima guida, su qualsiasi mio stato alterato riusciva sempre a placarmi, prendeva due sedie, mi faceva mettere di fronte a lui e mi diceva con voce molto pacata “Claudio raccontami cosa ti tormenta oggi” e riusciva in pochi minuti a farmi capire dove stavo sbagliando, e devo dire che aveva sempre ragione. Un giorno mi disse “Claudio hai problemi se la prossima settimana partiamo per Ischia?”. Dissi di no, vivevo da solo pertanto non dovevo rendere conto a nessuno dei miei spostamenti.

Praticamente dovevamo consegnare delle tende da interno alla villa di Luchino Visconti a Ischia. Preparai una piccola borsa con i vestiti di ricambio perché dovevamo rimanere lì per una settimana. Venne il giorno della partenza, io ero euforico e poi ero in ottima compagnia.

Non vi racconto il tutto, non voglio annoiarvi, arrivo subito al perché ho realizzato questo dipinto.

Un giorno in questa fastosa villa, che era circondata da un grande parco con annesse stalle per i cavalli, rimasi ore seduto su uno sgabello vicino alle stalle, vedevo quel piccolo cucciolo di Labrador che con la piccola zampa cercava di attirare l’attenzione di un cavallo, come volesse dirgli “Ehi vuoi giocare con me? Oppure ti va di fare amicizia?” e il cavallo silente lo guardava come se stesse provando la mia stessa emozione di Tenerezza verso quel piccolo cucciolo, pieno di coraggio, che cercava di attirare la sua attenzione. Non mi vergogno a dire che per la prima volta quell’emozione mi fece piangere, mi aveva riempito l’anima, forse perché in lui vidi ciò che io avevo sempre cercato con gli umani ma non ricevendo nessuna risposta, mentre lui fu più fortunato, il cavallo riuscì a toccarlo con la lingua e non smise più di fargli le feste e scodinzolare. Nel frattempo non mi accorsi che dietro di me c’era il principale che mi osservava, mi alzai, asciugai gli occhi e chiesi scusa perché avevo perso del tempo. Non disse nulla, mi strinse solo in un forte abbraccio.

La tenerezza si può provare per tante persone e animali, l’amore solo per una.

Tenerezza è un sentimento di commozione suscitato da affetto o compassione. Non è debole, non segnala una congenita fragilità. Al contrario, è materia prima di persone forti, combattive, fornite di una passione che non si ferma di fronte alle tendenze del tempo. Ma semmai lo sfida, nel nome di una rivoluzione sotto il segno della Tenerezza. Tenerezza non è Sottomissione.

La Tenerezza è molto più di un gesto. È l’atteggiamento dell’animo di un uomo e di una donna che sanno amare e si sentono amati. La Tenerezza si esprime con gesti di dolcezza verbali e non verbali, azioni affettuose che esprimono sentimenti profondi. Oggi ci troviamo in un momento storico in cui la tenerezza è vista come un’espressione mielosa, sdolcinato indice di debolezza per gli uomini e pretesa romantica delle donne.

Coltivare e custodire la Tenerezza nella relazione di coppia è la scelta e l’atto di volontà di ridimensionarsi in atteggiamenti narcisisti ed egocentrici, per aprirsi alla cura dell’altro, alla gentilezza e all’affetto. Non significa che non ci si può arrabbiare o litigare, ma si sceglie di farlo in modo costruttivo e rispettoso della relazione e dell’altro.

La Tenerezza è la disposizione profonda, totale e pervasiva ad amarsi, ad amare ed essere amati, fatta di parole e gesti gratuiti.
A.C.

Claudio Alicandri