L’ altra faccia della Luna  (Articolo dell’ artista Claudio Alicandri)

L’ altra faccia della Luna  (Articolo dell’ artista Claudio Alicandri)

Claudio Alicandri
Mod. Monica Facciuto
Foto di Paci Francesco Salerno
Titolo “ L’ altra faccia della Luna “
dipinto anno 2019
misure 70 x 100
tecnica colori metallici su tela e matita a pastello

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DI CLAUDIO ALICANDRI

L’altra faccia della Luna: la mia ispirazione nasce e si materializza alla visione di questo volto, vedendolo al primo impatto sapevo che dietro questa immagine c’era una persona vera, e non lo dico per fare dei semplici complimenti. È stata pura sensazione e emozione come la vivo svariate volte con foto che attraggono il mio pensiero o il mio essere emozionale.
Vi voglio coinvolgere nei pensieri di un artista, anche se a volte sono contorti e non condivisi, il volto in questione mi ha fatto riflettere su persone che per natura e con semplicità utilizzano varie maschere a seconda delle circostanze, come sarà capitato a molti di voi con amici e parenti.
Ma adesso pensiamo per un solo istante a chi conosciamo benissimo, alle persone che amiamo con il cuore o chi ci è al fianco e ci sostiene nei nostri momenti bui…
Per certo siamo sicuri che con noi non hanno maschere perché leali e veri, ma pensandoci bene tutti in questo mondo abbiamo delle maschere nascoste, certamente non sono maschere di falsità ma maschere benevoli e inoffensive, ciò che non vediamo dall’altra parte della “Luna”.
Entrando più in profondità nella mia anima o, come molti credono, nella coscienza mi sono chiesto:
(Queste domande fatele anche a voi stessi…)
Chi mi conosce sa davvero come sono?
Sa cosa penso?
Sa cosa desidero?
Sa cosa vorrei essere o fare?
I miei desideri sessuali quali sono?
Amo veramente chi è al mio fianco o il semplice amico?
Cosa mi piace mangiare?
E altre migliaia di domande volteggiavano nei miei pensieri.
Alcune volte, pensandoci bene, mangiavo ciò che non mi piaceva, perché chi era al mio fianco non si offendesse, dicendo “no ma è buonissimo”; essere al fianco del mio partner e voler rimanere solo abbracciato e in silenzio per sentire il suo profumo e a occhi chiusi passare le mani sul suo corpo per imparare a memoria tutte le sue curve e sentire il calore del suo respiro. Ma tutto andava in modo diverso e così indossavo la maschera per assecondare il suo desiderio, oppure stando sdraiati sul divano, pensando come risolvere un problema o affrontare una situazione anche con un collega, ti accorgi che fai mille pensieri e crei mille panoramiche per come risolvere, ma poi all’atto reale fai tutt’altra cosa per pena o per paura o per non creare disagi ulteriori. Lì indossi la tua maschera….
A ognuna di queste domande cercavo di dare una risposta, e mi accorsi che ad alcune cercavo una scappatoia con i miei pensieri, cercando in tutti i modi di non ingannare me stesso…
E così su alcuni tentennamenti di risposte cercavo scuse o di proteggere il mio essere, rendendomi conto che involontariamente stavo indossando alcune maschere per trovare scuse ad alcune mie risposte verso quelle fatidiche domande…
Nulla di più vero. Cerchiamo a volte scuse verso i nostri comportamenti, in alcuni ci crediamo con tutto noi stessi perché nella realtà è così che devono andare le cose, tutto designato dal fato o dal destino, ma adesso mi rendo conto che non è così, non riusciamo a vivere appieno la nostra vita perché la nostra morale, la nostra cultura, i nostri insegnamenti ci fanno nascondere le nostre maschere a noi stessi, e a chi ci conosce bene, e loro a loro volta le nascondono a noi lasciandoci solo la possibilità di poter immaginare la loro vera essenza.

A.C

Vi volevo lasciare con questa citazione di Ada Merini

„Noi ci perdiamo, a volte, ed affanniamo
per i vicoli ciechi del cervello,
sbriciolati in miriadi di esseri
senza vita durevole e completa;
noi ci perdiamo, a volte, nel peccato
della disconoscenza di noi stessi.“
Alda Merini

Claudio Alicandri